Nuova puntata della telenovella fra Silvio Berlusconi e la moglie Veronica Lario. Ormai la politica sembra diventato un grande reality con personaggi di vario genere.
Dopo le notizie circolate in questi giorni sulle possibili candidature di Veline nelle liste del PdL alle Europee e dopo soprattutto le critiche mosse da alcuni settori di An vicini a Fini, la First Lady italiana non ha resistito e, anzichè telefonare a Silvio, ha deciso di andare al confessionale e parlare. Era già successo in occasine della candidatura di Mara Carfagna e delle attenzioni che riceveva dal premier, quando con una lettera al Corriere aveva chiesto pubblicamente le scuse da parte del marito.
Le cose che dice ora sono abbastanza pesanti e dette da Lei fanno ancora più riflettere. Ha parlato di mancanza di rispetto del ruolo della donna e delle sue conquiste in un mondo al maschile, svilita in questo modo a semplice immagine di curve e belleza. Ha parlato di ciarpame senza pudore a sostegno del divertimento dell'imperatore e di un forte disagio da parte sua e dei suoi figli per questi attegiamenti.
Il diretto interessato, ovviamente, si è subito difeso e come al solito anzichè rispondere alle accuse a tirato fuori l'ormai vecchia e consolidata cantilena del complotto e della propaganda di sinistra, di cui poverina sarebbe vittima anche la sua consorte.
Ha liquidato la questione ribadendo che le liste non sono ancora state definite e che è sua intezione portare una ventata di freschezza e di novità nella politica, evitando il vecchio gioco della sinistra di riciclare in Europa personaggi ormai finiti politicamente in Italia.
Probabilmente, mentre pronunciava questo bel discorso, si sarà dimenticato, impegnato com'è nei casting per le liste, dell'alleanza e del ripescaggio di Mastella come segno di riconoscimento per i servizi resi.
Dopo le notizie circolate in questi giorni sulle possibili candidature di Veline nelle liste del PdL alle Europee e dopo soprattutto le critiche mosse da alcuni settori di An vicini a Fini, la First Lady italiana non ha resistito e, anzichè telefonare a Silvio, ha deciso di andare al confessionale e parlare. Era già successo in occasine della candidatura di Mara Carfagna e delle attenzioni che riceveva dal premier, quando con una lettera al Corriere aveva chiesto pubblicamente le scuse da parte del marito.
Le cose che dice ora sono abbastanza pesanti e dette da Lei fanno ancora più riflettere. Ha parlato di mancanza di rispetto del ruolo della donna e delle sue conquiste in un mondo al maschile, svilita in questo modo a semplice immagine di curve e belleza. Ha parlato di ciarpame senza pudore a sostegno del divertimento dell'imperatore e di un forte disagio da parte sua e dei suoi figli per questi attegiamenti.
Il diretto interessato, ovviamente, si è subito difeso e come al solito anzichè rispondere alle accuse a tirato fuori l'ormai vecchia e consolidata cantilena del complotto e della propaganda di sinistra, di cui poverina sarebbe vittima anche la sua consorte.
Ha liquidato la questione ribadendo che le liste non sono ancora state definite e che è sua intezione portare una ventata di freschezza e di novità nella politica, evitando il vecchio gioco della sinistra di riciclare in Europa personaggi ormai finiti politicamente in Italia.
Probabilmente, mentre pronunciava questo bel discorso, si sarà dimenticato, impegnato com'è nei casting per le liste, dell'alleanza e del ripescaggio di Mastella come segno di riconoscimento per i servizi resi.