mercoledì 29 aprile 2009

Silvio Berlusconi e le veline, Veronica Lario e la politica, i soliti affari di famiglia

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Nuova puntata della telenovella fra Silvio Berlusconi e la moglie Veronica Lario. Ormai la politica sembra diventato un grande reality con personaggi di vario genere.
Dopo le notizie circolate in questi giorni sulle possibili candidature di Veline nelle liste del PdL alle Europee e dopo soprattutto le critiche mosse da alcuni settori di An vicini a Fini, la First Lady italiana non ha resistito e, anzichè telefonare a Silvio, ha deciso di andare al confessionale e parlare. Era già successo in occasine della candidatura di Mara Carfagna e delle attenzioni che riceveva dal premier, quando con una lettera al Corriere aveva chiesto pubblicamente le scuse da parte del marito.
Le cose che dice ora sono abbastanza pesanti e dette da Lei fanno ancora più riflettere. Ha parlato di mancanza di rispetto del ruolo della donna e delle sue conquiste in un mondo al maschile, svilita in questo modo a semplice immagine di curve e belleza. Ha parlato di ciarpame senza pudore a sostegno del divertimento dell'imperatore e di un forte disagio da parte sua e dei suoi figli per questi attegiamenti.
Il diretto interessato, ovviamente, si è subito difeso e come al solito anzichè rispondere alle accuse a tirato fuori l'ormai vecchia e consolidata cantilena del complotto e della propaganda di sinistra, di cui poverina sarebbe vittima anche la sua consorte.
Ha liquidato la questione ribadendo che le liste non sono ancora state definite e che è sua intezione portare una ventata di freschezza e di novità nella politica, evitando il vecchio gioco della sinistra di riciclare in Europa personaggi ormai finiti politicamente in Italia.
Probabilmente, mentre pronunciava questo bel discorso, si sarà dimenticato, impegnato com'è nei casting per le liste, dell'alleanza e del ripescaggio di Mastella come segno di riconoscimento per i servizi resi.

lunedì 27 aprile 2009

video censurato di stefania pace - testimonianza diretta sul terremoto in Abruzzo

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Questo video, pur non violando nessuna legge sui diritti d'autore, era "misteriosamente" scomparso da youtube. Non è difficile capire come mai. Viste le critiche che si è tirato addosso Santoro con la trasmissione di "annozero" in cui si era messo in dubbio l'organizazione dei soccorsi e la prevenzione non fatta da parte dei vertici della protezione civili.
La testimonianza mette in luce la superficialità con cui sono state date le informazioni su quello che stava accadendo.
Il video nonostante la censura continua a rimbalzare sui vari network. Rilanciato anche dai blog di Grillo e Di Pietro. Ora è comparso un altro video che ripropone l'intervista e prova a spiegare il perchè della censura e rilancia le accuse contro chi ha gestito l'emergenza.

mercoledì 22 aprile 2009

Thyssen: norma salva manager del ministro Sacconi

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E' sempre la solita storia. Succede una tragedia e tutti si disperano, piangono, si battono le mani sul petto e mentre sfilano sul luogo del disastro urlano con tutta la serietà che solo un politico può avere, che robe del genere non devono più succedere, Un paese civile come l'Italia non può sopportare delle morti così assurde. Così, sempre con quella serietà un pò artefatta, si annuncia solennemente l'introduzione di norme più rigide e pene più severe. Si fa un decreto d'urgenza e gli animi della gente si rasserenano.
Poi lentamente il clamore passa, le telecamere spariscono e nel silenzio delle stanze dove si decide le cose cambiano, i proclami passano e si escogitano sotterfugi.
E' successo a San Giuliano, dopo il terremoto e quelle morti assurde, si è parlato di norme antisismiche più severe. A soli 4 mesi da quel sisma fu emanata un ordinanza della Presidenza del Consiglio che riclassificava le zone a rischio in Italia e definiva nuove norme tecniche per la costruzione in zone sismiche. Da allora, di proroga in proroga, da Governo di Destra a Governo di Sinistra, l'entrata in vigore delle norme non è mai avvenuta. L'ultimo rinvio si è avuto con il famoso decreto "milleproroghe" che aveva spostato tutto al 2010.
Sta succedendo ancora con le norme sulla sicurezza. Dopo il disastro alla Thyssen sono state annunciate norme più severe. La famosa leggge 626, già di per se sufficiente a prevenire molti incidenti sul lavoro se applicata regolarmente, è stata ulteriormente inasprita. Questo ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti quelli che erano rimasti scossi da quell'incidente.
Ora a pochi anni dall'introduzione di tali norme è stato proposto un decreto correttivo dal Ministro Sacconi. All'interno di tale Decreto è stata inserita, quasi di nascosto, un piccolo articolo che sposterebbe le responsabilità dai manager, che dovrebbero investire sula messa in sicurezza degli impianti, ai lavoratori preposti, cioè capiturno e medici di fabbrica. Salvando in questo modo i manager.
La cosa assurda è che la norma sarebbe retroattiva e renderebbe ingiudicabili i manager della Thyssen e di molte altre aziende coinvolte in processi simili.
Qui maggiori dettagli.

martedì 21 aprile 2009

Elezioni europee, Berlusconi, Barbara Matera e le nuove aspiranti eurodeputate.... Bruxelles come il Bagaglino

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Tempo di elezioni Europee, tempo di candidature e di composizione delle liste. Oggi il Presidente del Consiglio ha partecipato ad un corso di formazione politica in vista delle prossime elezioni tenutosi nella sede romana del PdL. I relatori del corso sono stati il ministro degli Esteri Franco Frattini il vicepresidente dell'Europarlamento Mario Mauro. La classe è tutta femminile ed ovviamente se c'è una donzella non può mancare Lui, il Cavaliere che come un tronista dovrà scegliere la sostituta di Mara Carfagna.
Fra le scolarette si sono distinte come potenziali candidate Eleonora Gaggioli, Camilla Ferranti, Angela Sozio e Barbara Matera.
Berlusconi ha detto alle candidate che vuole volti nuovi per rinnovare l'immagine del partito e del nostro Paese in Europa. Ben vengano dunque candidature di tale caratura. E con grossi argomenti (due) da portare a Bruxelles.

Come nota di colore si segnala la distribuzione alle potenziali parlamentari Europee di una brochure con schede su vari argomenti di politica internazionale. Dei Bignami utili nel caso estremo in cui dovesse rendersi necessario l'uso della parola.
Eleonora Gaggioli, Camilla Ferranti,
Angela Sozio e Barbara Matera

domenica 19 aprile 2009

Berlusconi, Mara Carfagna e Veronica Lario nudi

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L'arte, come ogni cosa, può piacere o meno. Di questa però sinceramente ne potremmo fare a meno. L'artista e architetto palermitano Filippo Panseca, noto negli anni Ottanta per aver disegnato le scenografie sfarzose dei congressi del PSI di Craxi e amico del Premier, ha proposto in una mostra a Sulmona due opere che hanno suscitato molte polemiche.
In una delle due opere si vede il Presidente del Consiglio Berlusconi nudo e coperto solo da un drappo, sussurrare qualcosa al Ministro per le pari opportunità Mara Carfagna, anch'essa nuda. Nell'altra opera si vede una procace Veronica Lario, ovviamente nuda. Le opere non fanno altro che riproppore il tormentone della presunta storia fra l'ex show-girl ed il Premier.
L'artista ha dichiarato, dopo le polemiche e una buona dose di pubblicità per lui, di aver voluto rendere omaggio al Presidente del Consiglio. Sarebbe bello se ci spiegasse anche come queste immagini possano rendergli omaggio.

venerdì 17 aprile 2009

p2p: the pirate bay, condanna per quattro amministratori

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Un anno di carcere ed una pesante multa, è questa la sentenza del tribunale svedese che condanna 4 responsabili del sito.
"The pirate bay" permetteva attraverso le sue pagine lo scambio di materiale protetto da diritti d'autore fra milioni d'utenti. Dopo un primo sequestro con chiusura del sito e una assoluzione che ne aveva decretato la riapertura i giudici ribaltano la sentenza a seguito del ricorso delle maggiori società di media.
Come già successo per la chiusura di altre piattaforme o siti di scambio file, questo non dovrebbe intaccare il fenomeno del p2p, in costante crescita. Ci si chiede dunque se oltre queste azioni dimostrative e intimidatorie, le industrie dell'intrattenimento non debbano rivedere il loro concetto di tutela del diritto d'autore.
E' innegabile che l'artista deve avere una sua forma di guadagno ma è anche vero che internet ha reso possibile la circolazione, lo scambio e la fruizione delle sue opere. La condivisione dell'arte non può e non deve essere limitata.
Nuove forme di introiti per gli artisti sono possibili. Basti pensare a Prince e alle sue battaglie contro la sua casa discografica. Dopo lunghe lotte è riuscito a slegarsi da produttori e manager , abituati a considerare gli artisti come limoni da spremere e che con l'arte poco c'entrano. Ora l'artista di Minneapolis è uno dei cantanti che guadagna di più in America. Senza basare i suoi introiti sui cd, ma semplicemete permettendo il download della sua musica e puntando tutto sui concerti e sull'affluenza di pubblico che aumenta anche grazie alla fama che deriva dalla circolazione libera della sua musica.
Questa pratica avveniva prima che il diritto d'autore nascesse. Quando i brani venivano diffusi via radio e i cantanti vivevano della fama che ne derivava che di conseguenza aumentava l'affluenza ai concerti.
Il paradosso è che negli anni 80 molti hanno cominciato a ridurre il numero dei concerti perchè giudicati troppo stressanti visto i guadagni comunque alti derivanti dalla vendita dei diritti. Ora invece l'artista per permettersi ancora la vita lussuosa è "costretto" a tirare su le maniche e rimettersi a lavorare aumentando le esibizioni live. Così succede che nonostante le grandi major lamentino grandi perdite dalla vendita sempre minore dei dischi, le varie pop star continuano a vedere immutati i loro guadagni.
Facendo quindi queste semplici considerazioni è facile capire come le case discografiche che lottano contro il p2p lo facciano esclusivamente per difendere i loro privilegi e non la posizione degli artisti.

La satira e le vignette, Francesca Fornario legge Vauro e la sua Via Crucis del precario

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Vauro non c'è, le sue vignette invece si. Facendole leggere a Francesca Fornario, che inscena una finta telefonata con il vignettista, Santoro aggira e sfida i vertici Rai. Lo fa a suo modo, mostrando dei disegni che probabilmente creeranno ulteriori polemiche.

mercoledì 15 aprile 2009

vauro, la satira, le vignette e l'aumento delle cubature

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Continuano le polemiche scatenate dalla trasmissione Annozero di Santoro. Dopo aver preso di mira il presentatore, che a parte una finta scomunica da parte della Chiesa Abruzzese, non rischia nulla vista l'infondatezza delle critiche, ora l'attenzione si è spostata sul vignettista Vauro. Per il disegnatore è stata chiesta la sospensione da parte del direttore generale della RAI Mauro Masi con una raccomandata. Come al solito l'impressione è che chi si indigna per le sue vignette non le ha viste o, come è più probabile, non le ha capite.
Nella lettera la vignetta incriminata è quella sull'aumento delle cubature dei cimiteri per via delle vittime del sisma. Personalmete ritengo che, anche se forte, la vignetta non offenda i morti del terremoto. Quello a cui fa riferimento è lo scellerato piano casa che il governo stava discutendo fino a pochi giorni prima del terremoto. Piano criticato da molti perchè avrebbe reso una giungla il settore delle ristrutturazioni edilizie. Permettendo a chiunque modifiche anche strutturali e aumenti di cubature di case e appartamenti con una facilità estrema.
Questo dramma ha però messo in evidenza come un'edilizia fuori controllo possa essere pericolosa. A me sembra quindi che l'intenzione di Vauro fosse non quella di offendere i cadaveri ma quella di mettere in relazione le due cose. Ironizzando in questo modo, ha semplicemente fatto notare come lo stesso Governo che ora predica rigidi controlli e regole più ferree in materia di costruzioni, solo alcune settimane fa aveva approvato una deregolamentazione di tali norme.
Probabilmente è stato un pò pesante ma la satira, oltre che del fioretto, ha anche bisogno di prendere a pugni lo stomaco della gente per mettere in evidenza le storture delle cose che vede. Altrimenti quello che ne rimane sono solo le macchiette in stile Bagaglino.

lunedì 13 aprile 2009

Santoro - Berlusconi, ci risiamo

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Non si placano le polemiche sulla trasmissione di Santoro: "Annozero". A detta degli esponenti del PdL il servizio reso dal presentatore sarebbe stato indegno ed irrispettoso nei confronti degli uomini della protezione civile che hanno svolto un lavoro egregio. La sensazione è che molti di quelli che criticano la trasmissione non abbiano realmente visto il dibattito e che i loro commenti sono più per sentito dire che per altro.
Nel corso della trasmissione più volte è stato sottolineato il valore dei singoli uomini della protezione civile. Quello che invece è stata messa in discussione è l'organizazione dei soccorsi, ma soprattutto il modo in cui sono stati sottovalutati i numerosi segnali che qualcosa stava per accadere. Tralasciando infatti l'allarme del professor Giuliani, quella zona era da tempo soggetta ad una rilevante attività sismica. Questo avrebbe dovuto far scattare una seria analisi e lo studio di un piano di emergenza approfondito in modo da non farsi trovare impreparati. Si sarebbero potute individuare preventivamente le zone in cui allestire le tendopoli, o allestirle addiritura prima, come è stato fatto in questi giorni a Sulmona dove non c'è una reale situazione di pericolo. Oppure far arrivare li dei mezzi da tenere in stand-by ed altri accorgimenti che avrebbero aiutato e facilitato il lavoro dei soccoritori in caso di disastro.
Come si vede dal video, oltre alle lamentele sulle inefficenze messe in risalto dagli stessi terremotati, l'accento è stato posto soprattutto sulle difficoltà della protezione civile, che oltre a vedersi tagliati i fondi (-18% rispetto al 2008), si è vista aumentare le competenze. Così si è ritrovata, con meno soldi, a doversi occupare oltre che delle emergenze, anche dei mondiali di nuoto a Roma, dei giochi del Mediterraneo a Pescara e dei mondiali di ciclismo a Varese.
Sarebbe stato utile che le istituzioni rispondessero a tali quesiti senza scatenare le solite polemiche. Questo, però, avrebbe messo in discussione le scelte del Governo in materia. Così si è preferito alzare un polverone, con tanto di inchiesta parlamentare, insultando un giornalista che, per quanto schierato politicamente, ha posto delle domande precise. Tutto, ovviamente, per distogliere l'attenzione.

domenica 12 aprile 2009

Il cane Bo e la crisi in America

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E' stato rivelato oggi il nome del cane della famiglia Obama. A dispetto dell'esclusiva che il Washington Post si era aggiudicata. Sulla rete è comparso sia il nome che la razza del cane presidenziale. Si chiamerà Bo ed è un "cao de agua" portoghese. La notizia è stata prontamente rilanciata dai vari tg e ha subito portato una ventata di ottimismo sui mercati finanziari che da tempo viveno nell'incertezza di tale scelta. Ora la crisi sembra essere più lontana. Come dichiarato infatti oggi dallo stesso presidente ci sono "barlumi di speranza".

Indagini terremoto Abruzzo

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La procura dell'Aquila ha aperto un fascicolo contro ignoti per capire se nei crolli avvenuti durante il terremoto ci siano delle responsabilità ben precise e sopratutto individuabili. L'ipotesi di reato è quella di disastro colposo. Il sospetto che si ha è che nella miscela del cemento sia stata utilizzata sabbia. Questa ne avrebbe causato una minore tenuta. A tale scopo sono stati predisposti dei prelievi di campioni di macerie, soprattutto dalle colonne portanti di alcuni edifici e dei sequestri di intere aree che saranno analizzate da tecnici specializzati. In particolar modo a destare sospetti sono l'ospedale dell'Aquila, la Casa dello Studente e lo stesso palazzo di Giustizia. Costruzioni recenti che inspiegabilmente hanno ceduto sotto gli effetti del sisma a differenza di altre dello stesso periodo. Nella difficoltà di reperire i documenti si cercherà di risalire anche ai nomi dei progettisti, delle imprese costruttrici e di chi ha effettuato i controlli certificandone l'idoneità. (Qui per approfondimenti)
Considerando i tempi e i modi della giustizia italiana, probabilmente la risposta a questi quesiti ci sarà data fra molti anni. Nel frattempo si spera che questo ennesimo episodio crei un punto di partenza verso un nuovo modo di concepire l'edilizia in un paese come il nostro fragile dal punto di vista idrogeologico. Un territorio spesso costretto, fra alluvioni e terremoti, a fare i conti con una gestione non sempre limpida ed oculata da parte delle amministrazioni locali.

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sabato 11 aprile 2009

Berlusconi, gli sfollati e le tre case

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Noi italiani siamo fortunati ad avere un premier del genere. Dopo aver passato tre giorni di fila con il caschetto fra le macerie a diffondere il suo contagioso ottimismo. E dopo aver rassicurato gli animi regalando perle di saggezza suggerendo agli sfollati nelle tendopoli di considerare quello come un periodo di vacanza in un camping estivo. Ora il nostro buon padre di famiglia si è offerto di ospitare alcuni sfollati del terremoto in Abruzzo in tre sue case (qui trovate la notizia).
Su chi saranno i fortunati prescelti già si fanno delle ipotesi. C'è chi parla di una lotteria e di un estrazione in pompa magna. L'ipotesi più accreditata però è quella di un bel reality con tanto di Marcuzzi come presentatrice e di nomination da farsi in prima serata, in diretta nazionale e a reti unificate.

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venerdì 10 aprile 2009

terremoto, cemento e frodi

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E poi ci chiediamo come mai palazzi costruiti e certificati antisismici vengano giù come nulla. Un ospedale che crolla come fosse un castello di sabbia. E tutti a chiedersi come mai. Ad interrogarsi. Poi man mano che si scava, fra le macerie e fra le carte, viene fuori che nella costruzione dell'ospedale crollato a l'Aquila c'entra l'Impregilo. Quella del ponte sullo stretto, della Salerno-Reggio Calabria e dei rifiuti a Napoli. Da più parte si sente che un terremoto del genere in California o in Giappone non avrebbe fatto scappare neanche le persone di casa . Che il problema sta nei materiali e nel modo con cui vengono costruite le abitazioni.
Ieri Travaglio ad "annozero" ha lanciato accuse gravissime, documentate da intercettazioni telefoniche. Ha parlato della Calcestruzzi spa del gruppo Italcementi, maggiore azienda italiana e mondiale nel settore cementifero, e dell'inchiesta su tre ex dirigenti che frodavono sulla formulazione del cemento rendendolo insicuro dal punto di vista della resistenza dinamica e statica. Ha parlato di collusioni con la criminalità organizzata, di continue violazioni delle norme che regolano il settore e delle innumerevoli opere realizzate che cadono a pezzi anche senza l'intervento distruttivo di un terremoto.
Una cosa del genere è agghiacciante, come il silenzio che c'è stato su un'inchiesta del genere.

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giovedì 9 aprile 2009

facebook al verde

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La crisi ormai è dappertutto. Da quando è nato, facebook ha sempre avuto problemi di liquidità. Mantenere in piedi un sistema del genere costa. Lo sa bene il suo fondatore\inventore Zuckerberg.
In questi giorni la società che gestisce il social network ha ricevuto dal piano anticrisi di Obama 25 milioni di dollari. Questi soldi però non bastano. Mancano all'appello ancora 100 milioni di dollari visti gli enormi debiti dell'azienda. Così si scopre che obbligati a fare cassa stanno studiando un modo per raccimolare quattrini.
L'ultima idea, oltre a quella di trovare il modo di vendere in maniera legale i dati personali di milioni di utenti, è quella di introdurre una moneta virtuale.
Acquistabile con denaro reale, questa moneta servirebbe per ricevere servizi e applicazioni sul network. Un pò sulla falsa riga di quello che accade su Second Life e di quello che sta avvenendo su un socialnetwork in stile facebook ma in russo “Odnoklassniki” che vanta anch'esso milioni di utenti. Qui, da ottobre, l'iscrizione non è più gratuita. Inoltre da inizio anno, chi vuole aggiungere più di 10 foto al proprio profilo deve pagare un ulteriore quota.
Dopo le proteste per il cambio di condizioni d'uso che rendeva di fatto facebook proprietario intelletuale di tutto ciò che veniva pubblicato, poi ritirato e l'iadozione della nuova interfaccia grafica poco gradita un pò da tutti, ora staremo a vedere se i vertici dell'azienda introdurranno quest'ulteriore novità che lascerà sicuramente scontenti gli utenti rischiando di vederli scappare verso altre piattaforme.

mercoledì 8 aprile 2009

Le droghe non servono (allo stupore provvedo da me)

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raccolta fondi e sciacalli su facebook

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In questi giorni di dolore ci tocca assistere a scene drammatiche che sicuramente ognuno di noi avrebbe voluto evitare. Così la rabbia e il dolore ci accompagnano mentre le immagini delle macerie ci vengono offerte in tv.
Purtroppo però ci tocca subire anche notizie a dir poco assurde. Così dopo aver sentito di gente che si fingeva sfollata per avere un posto negli alberghi che avevano dato la loro disponibilità ad accogliere i terremotati. Dopo lo sciacallaggio mediatico e politico che come al solito si sta scatenando in questi giorni per guadagnare audience e visibilità. Siamo costretti a subire le finte raccolte fondi per il terremoto in Abruzzo. Così si scopre che un certo Marco Pellegatti su facebook ha tentato di raccogliere soldi in favore delle vittime del sisma in nome di Mediasetpremium e di AC Milan spacciandosi come nipote del giornalista sportivo Carlo Pellegatti.
Il consiglio ovviamente è quello di fare delle donazioni facendo attenzione ad utilizzare i canali ufficiali ma soprattutto è quello di vigilare affinchè tali episodi non si ripetano e diffondano sui vari social network.

martedì 7 aprile 2009

terremoti, norme antisismiche e deroghe

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I terremoti non sono mai prevedibili. Tutto quello che ci tocca è restare a guardare impotenti a disastro avvenuto. Gente impaurita circondata da macerie e detriti di case. Migliaia di feriti e di sfollati. Mentre il numero dei morti continua a salire.
Osservando le mani dei soccorritori che scavano in Abruzzo mi chiedo come poter essere d'aiuto. Ma non c'è nulla che io possa fare da qui se non informarmi e partecipare alla raccolta fondi.
I terremoti sono una brutta bestia da acciuffare, anche se qualcuno in questi giorni dice di no. Il professor Giampaolo Giuliani ripete che una settimana fa aveva lanciato l'allarme e che era stato deriso e denunciato per procurato allarme. La comunità scientifica su questo è in disaccordo. Ed intanto si continua a cercare fra i cumuli dei palazzi i superstiti. Rassegnati all'inevitabile.
Quello che però si potrebbe fare è prevenire costruendo secondo precise norme antisismiche e soprattutto mettendo in sicurezza le abitazioni più vecchie. Questo però comporta ingenti investimenti e un cambio radicale di mentalità.
Ma si sà, il nostro, oltre ad essere il paese del sole, è anche il paese dei condoni, delle deroghe e delle proroghe, che preferisce spendere i suoi soldi a disastro avvenuto. Così mentre sono seduto su questo divano a guardare un'altra catastrofe che poteva essere se non evitata, almeno contenuta, scopro che dopo San Giuliano sono state varate delle severe norme antisismiche per tutte le zone a rischio (compreso l'Abruzzo) che però sia il governo Prodi che il governo Berlusconi hanno prorogato, rimandando il tutto al 2010.

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sabato 4 aprile 2009

professor bad trip

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Un groviglio di cavi. Tubi e pensieri collegati a facce dagli occhi stralunati. Sbarrati 24 ore al giorno in un continuo fluire di informazioni. Immagini d'individui disturbati e disturbanti. Immerse in una realtà densa e complicata. Ritratti dalla mente di un uomo nato a La Spezia. Ignorato da vivo. A cui neanche la morte a saputo dare i riconoscimenti che forse meritava.
Il suo nome era Gianluca Lerici. Si faceva chiamare Professor Bad Trip.
Qui e in giro per la rete potete trovare alte informazioni ed immagini di quest'artista.

giovedì 2 aprile 2009

come un uomo sulla terra

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Tempo fa Libia ed Italia hanno stretto un accordo. Il Governo Italiano si è impegnato nella costruzione di strade ed infrastrutture a proprie spese in Libia. Da parte sua il Governo di Tripoli si è impegnato in una serie di cose. Ha garantito prima di tutto di fornire una corsia preferenziale alle aziende italiane nei vari appalti pubblici. Questo ovviamente porterebbe ad una lievitazione dei costi dei lavori venendo a mancare il principio fondamentale della concorrenza. Si parla di aumenti del 30% dei costi che in un paese che di certo non naviga nell'oro non è poco. Inoltre la Libia si è impegnata a far fronte al massiccio flusso migratorio che ogni anno parte dalla Libia per raggiungere l'Italia.
Quest'accordo ha reso tutti felici. Le aziende italiane perchè in un periodo di crisi come questo vedranno aumentare le loro commesse. Il Governo Italiano che a suo dire ha risolto il problema degli sbarchi di clandestini, ricevendone anche una grosso ritorno d'immagine. Il povero cittadino Italiano, che ora potrà dormire sonni tranquilli senza il timore di quell'orda d'individui pronta a invadergli il giardino. La Libia che per vent'anni vedrà arrivare finanziamenti per 5 miliardi di euro, con somma felicità dei vari funzionari, dalle cui mani passerà tutto quel denaro.
Chi invece non avrà nulla di cui gioire sono i migliaia di disperati che ogni giorno mettono in gioco la loro dignità e la loro vita per raggiungere tutta questa strabordante felicità. Patinata e scintillante di televendite. Nessuno infatti si è posto il problema di come le milizie libiche controlleranno le proprie frontiere. Non vi è infatti alcuna traccia, nell'accordo, di vincoli affinchè i diritti umani vengano rispettati.
Il video in alto è tratto da un documentario che in pochi hanno avuto la fortuna di vedere. E che nessuno vuole distribuire. Parla di quello che avviene sulle coste Libiche. Gente ammassata e maltrattata, da trafficanti ed ora anche dai miliziani. Bell'affare davvero!
Si chiama "come un uomo sulla terra".
Qui e qui potete trovare altre informazioni.
 

scorretto caffè Copyright © 2009 by truddo