mercoledì 22 aprile 2009

Thyssen: norma salva manager del ministro Sacconi


E' sempre la solita storia. Succede una tragedia e tutti si disperano, piangono, si battono le mani sul petto e mentre sfilano sul luogo del disastro urlano con tutta la serietà che solo un politico può avere, che robe del genere non devono più succedere, Un paese civile come l'Italia non può sopportare delle morti così assurde. Così, sempre con quella serietà un pò artefatta, si annuncia solennemente l'introduzione di norme più rigide e pene più severe. Si fa un decreto d'urgenza e gli animi della gente si rasserenano.
Poi lentamente il clamore passa, le telecamere spariscono e nel silenzio delle stanze dove si decide le cose cambiano, i proclami passano e si escogitano sotterfugi.
E' successo a San Giuliano, dopo il terremoto e quelle morti assurde, si è parlato di norme antisismiche più severe. A soli 4 mesi da quel sisma fu emanata un ordinanza della Presidenza del Consiglio che riclassificava le zone a rischio in Italia e definiva nuove norme tecniche per la costruzione in zone sismiche. Da allora, di proroga in proroga, da Governo di Destra a Governo di Sinistra, l'entrata in vigore delle norme non è mai avvenuta. L'ultimo rinvio si è avuto con il famoso decreto "milleproroghe" che aveva spostato tutto al 2010.
Sta succedendo ancora con le norme sulla sicurezza. Dopo il disastro alla Thyssen sono state annunciate norme più severe. La famosa leggge 626, già di per se sufficiente a prevenire molti incidenti sul lavoro se applicata regolarmente, è stata ulteriormente inasprita. Questo ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tutti quelli che erano rimasti scossi da quell'incidente.
Ora a pochi anni dall'introduzione di tali norme è stato proposto un decreto correttivo dal Ministro Sacconi. All'interno di tale Decreto è stata inserita, quasi di nascosto, un piccolo articolo che sposterebbe le responsabilità dai manager, che dovrebbero investire sula messa in sicurezza degli impianti, ai lavoratori preposti, cioè capiturno e medici di fabbrica. Salvando in questo modo i manager.
La cosa assurda è che la norma sarebbe retroattiva e renderebbe ingiudicabili i manager della Thyssen e di molte altre aziende coinvolte in processi simili.
Qui maggiori dettagli.

1 commenti:

Anonimo ha detto...

e meno male che si dichiara socialista.di socialisti così ne faremmo volientieri a meno

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