venerdì 10 aprile 2009

terremoto, cemento e frodi



E poi ci chiediamo come mai palazzi costruiti e certificati antisismici vengano giù come nulla. Un ospedale che crolla come fosse un castello di sabbia. E tutti a chiedersi come mai. Ad interrogarsi. Poi man mano che si scava, fra le macerie e fra le carte, viene fuori che nella costruzione dell'ospedale crollato a l'Aquila c'entra l'Impregilo. Quella del ponte sullo stretto, della Salerno-Reggio Calabria e dei rifiuti a Napoli. Da più parte si sente che un terremoto del genere in California o in Giappone non avrebbe fatto scappare neanche le persone di casa . Che il problema sta nei materiali e nel modo con cui vengono costruite le abitazioni.
Ieri Travaglio ad "annozero" ha lanciato accuse gravissime, documentate da intercettazioni telefoniche. Ha parlato della Calcestruzzi spa del gruppo Italcementi, maggiore azienda italiana e mondiale nel settore cementifero, e dell'inchiesta su tre ex dirigenti che frodavono sulla formulazione del cemento rendendolo insicuro dal punto di vista della resistenza dinamica e statica. Ha parlato di collusioni con la criminalità organizzata, di continue violazioni delle norme che regolano il settore e delle innumerevoli opere realizzate che cadono a pezzi anche senza l'intervento distruttivo di un terremoto.
Una cosa del genere è agghiacciante, come il silenzio che c'è stato su un'inchiesta del genere.

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